Ottavi di finale - ritorno Finale 1.tempo

Marcatori

12 mar 2024
FC Barcellona - NAPOLI
3 - 1
2 - 1
15' Fermin, 17' Cancelo, 30' Rrahmani, 83' Lewandowski
FC Barcellona: (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Cubarsì, Cancelo; Fermin Lopez (60' Sergi Roberto), Christensen (61' Romeu), Gundogan; Lamine Yamal, Raphinha (81' Joao Felix), Lewandowski. A disp. Astralaga, Pena, Fort, Martinez, Casado, Hernandez, Guiu, Rogue. All. Xavi.
NAPOLI: (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (64' Olivera) Anguissa, Lobotka, Traoré (78' Raspadori) Politano (64' Lindstrom), Kvaratskhelia (92' Ngonge), Osimhen. A disp. Contini, Gollini, Mazzocchi, Ostigard, Natan, Cajuste, Simeone. All. Calzona.
Ammoniti: Yamal, Juan Jesus, Christensen, Traore', Olivera.
Espulsi:
Angoli: 7 a 2
Recupero: 4' p.t. 4' s.t.
Note: Oltre 3.000 tifosi del Napoli presenti sugli spalti.
Arbitro: Makkelie (Olanda)

Napoli, 12 marzo 2024, h. 21,00

3-1 AL MONTJUIC. Napoli, sfuma il sogno: il Barca cala il tris e vola ai quarti di Champions. Catalani avanti con i gol di Fermin, Cancelo, ai quali risponde Rrahmani. Nella ripresa Anguissa e Lindstrom sfiorano il 2-2 prima della zampata decisiva di Lewandowski.

Il Barcellona non arrivava ai quarti di Champions dal 2020, quando in piena pandemia aveva eliminato il Napoli di Gattuso negli ottavi. Ieri il bis, col 3-1 finale che dopo l’1-1 del Maradona manda a casa un Napoli prima frastornato e poi generoso, e infine sottomesso. La prima sconfitta di Calzona alla sesta partita accompagna il Napoli fuori da questa Champions e a ruota anche dal primo Mondiale per Club in formato gigante, del 2025. Danno economico e psicologico di una squadra che con 3 allenatori e' arrivata a 13 sconfitte, piu' del doppio della scorsa miracolosa stagione con Spalletti. Il presente della squadra campione d’Italia e' depresso, il futuro incerto.

Le scelte - Nel Napoli, in blanco totale, confermato Mario Rui, assistmen di Kvara col Torino, e due cambi: Traore' per Zielinski escluso in Europa e Rrahmani per Ostigard. Nel Barcellona il 17enne Cubarsi' debutta in Champions lasciando fuori Inigo Martinez, Fermin per Joao Felix nella buca del suggeritore con Raphinha a sinistra e Lamine Yamal a destra nel 4-2-3-1 con Lewandowski in attacco. Il Barcellona e' la prima squadra nella storia della nuova Champions che entra in campo con due minorenni in una partita ad eliminazione diretta. Come a Napoli il Barcellona e' partito molto meglio del Napoli, e se al Maradona non ha trovato il gol, a Montjuic segna due volte in 121 secondi tra il 15' e il 17'. Prima in rete Fermin, servito da Raphinha, e poi Cancelo, preciso col destro col pallone arrivatogli dal palo, che aveva respinto il tiro di Raphinha servito dal magnifico Lamine Yamal, che dopo un sombrero su Lobotka ha lanciato il brasiliano con una palla chirurgica. Incredibile, il ragazzino; tuttavia la prima azione nasce da un fallo inesistente chiamato a Traore' che colpisce nettamente ed in anticipo sul difensore il pallone.

Cambia tutto - Il Barca domina, il Napoli annaspa, Osimhen e' controllato benissimo da Cubarsi' ed e' sempre in fuorigioco (4 volte nei primi 20'), ma poi improvvisamente il vento cambia. Su una rimessa laterale a destra il Napoli costruisce un gol simile al primo segnato a Reggio Emilia col Sassuolo. Per Rrahmani il primo gol in Champions arriva su un'azione sulla corsia di destra con Di Lorenzo e Politano (col Sassuolo era stato Anguissa). La rete e' arrivata al 30' e 4 minuti dopo Ter Stegen con un volo eccezionale e un gran intervento con la mano sinistra ha negato il pari a Di Lorenzo, pescato in area da Mario Rui. Il Barcellona vede i fantasmi che gli sono apparsi con grande regolarita' per tutta la stagione. Improvvisamente fragile e impaurito e in ansiosa attesa della pausa, col Napoli di nuovo in partita, e peccato per il pessimo controllo di Traore' pescato solo in area da Kvaraktskhelia.

Ripresa - La ripresa e' iniziata con lo stesso copione della fine della prima parte, col Napoli superiore e il Barca intirizzito a sperare che passi il tempo. Osimhen ha chiesto un rigore per un pestone di Cubarsi' ma l'arbitro Makkelie INCREDIBILMENTE non è stato chiamato alla revisione video. Il Barcellona si e' rivisto con un tiro di Raphinha parato da Meret, che dopo un tiro di Anguissa murato da Cubarsi' si e' ripetuto su Raphinha e Lewandowski, con gol annullato a Lamine Yamal per fuorigioco evidente. Il Barca ha respirato, Meret ha fermato i tiri di Gundogan e Raphinha, Lamine Yamal ha calciato fuori una palla assai invitante, con i cambi di Calzona, Olivera e Lindstrom per Mario Rui e Politano, non hanno portato i frutti sperati. Poi e' entrato Raspadori per Traore'. E all’80’ e' arrivata la grande occasione per il Napoli quando Olivera ha pescato Lindstrom solo in area, ma il colpo di testa del danese ha sfiorato il palo. Occasione enorme, e punizione crudele: perche' 3 minuti dopo Lewandowski ha offerto al Barcellona la qualificazione, con un tocco semplice su assist di Sergi Roberto, che ha combinato perfettamente con Gundogan. Le speranze di remuntada partenopee sbattono sulla traversa colpita da Olivera, il Napoli scende dalla montagna di Montjuic col morale a terra ma a testa alta, il Barca torna al tavolo principale della Champions. Ma c'è molto da recriminare sull'arbitraggio: oltre al rigore nettissimo non concesso, ed al fallo inesstente che ha preceduto il primo gol del Barcellona, c'era un'espulsione di Cristinsen per intrervento a gamba tesa sulla caviglia di Lobotka, ed anche il terzo gol è viziato da un fallo laterale concesso al Barcellona invece di fischiare un evidente fallo su Lindstrom.