0
 
35^ Giornata - 4 maggio 2025
BOLOGNA
1 - 1
JUVENTUS
CAGLIARI
1 - 2
UDINESE
EMPOLI
0 - 1
LAZIO
GENOA
1 - 2
MILAN
INTER
1 - 0
H. VERONA
LECCE
0 - 1
NAPOLI
MONZA
0 - 4
ATALANTA
PARMA
0 - 1
COMO
ROMA
1 - 0
FIORENTINA
TORINO
1 - 1
VENEZIA
1
Arbitro: Davide Massa di Imperia (Meli-Alassio; IV Rutella; VAR Mariani-Marini).
Angoli: 5 a 2
Recupero: 8+1′ p.t, 6′ s.t.
Ammoniti: Krstovic, Morente (L).
Espulsi: -
Note: 1' di silenzio in memoria di Graziano Fiorita. Gara sospesa dal 5′ al 12′ per lancio di fumogeni.

(4-3-3): Falcone; Guilbert (17' st Veiga), Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Pierret (21' st Berisha), Kaba (1' st Tete Morente); Pierotti (39' st N'dri), Krstovic, Karlsson (1' st Helgason). A disp.: Fruchtl, Samooja, Gabriel, Sala, Rafia, Ramadani, Banda, Rebic, Sansone. All.: Giampaolo

(3-5-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Anguissa, Lobotka (8' st Gilmour), McTominay; Politano (43' st Ngonge), Lukaku (43' st Simeone), Raspadori (34' st Billing). A disp.: Contini, Scuffet, Marin, Mazzocchi, Hasa, Okafor. All.: Conte

Lecce, 3 maggio 2025 (Sabato h. 18,00)

0-1 al via del mare. Raspadori, tiro da tre punti per un pezzo di scudetto: Conte resta a +3 sull'Inter. Decide nel primo tempo l'attaccante con una magistrale punizione che inganna Falcone.

Il Napoli soffre come accaduto raramente in questa stagione ma porta via tre punti pesantissimi dal Via del Mare di Lecce. Per qualche ora stacca in modo netto l’Inter seconda, e a fine giornata si ritrova comunque a +3 sui nerazzurri. È chiaramente presto per valutare se lo sprint possa essere decisivo o meno, ma lo scatto è in ogni caso bruciante. A decidere una sfida povera di occasioni nitide è un calcio piazzato di Raspadori che manda il Napoli in orbita e regala agli azzurri una vittoria in pieno stile “contiano”: sporca, di sacrificio, costruita attraverso ogni mattone di un muro difensivo praticamente inattaccabile. 

Stop and go - Prima del via lo stadio è tutto per Graziano Fiorita, il fisioterapista del Lecce scomparso lo scorso 24 aprile mentre la squadra giallorossa preparava in ritiro a Coccaglio la partita contro l’Atalanta. Corone di fiori, minuto di silenzio con entrambe le squadre riunite insieme nei pressi della panchina leccese e grande commozione. In campo si comincia e a Lukaku bastano 100 secondi per deviare in porta un tiro-cross di Politano, ma il tallone del belga è oltre l’ultimo difensore: il Var interviene e cancella per (pochissimi) centimetri. Al 5’, come da programma, si scatena la protesta dei tifosi del Lecce. In curva Nord oggi è vietato vestirsi di giallo e di rosso, lo spicchio dei sostenitori più caldi è una macchia nera in segno di lutto in cui non volano bandiere e striscioni. E dopo il silenzio iniziale di protesta all’imposizione della Lega di giocare comunque la partita di Bergamo domenica scorsa, in campo volano torce, fumogeni, petardi, di tutto. Ad un ritmo costante. L’arbitro Massa è costretto a sospendere la partita per evitare danni ulteriori. Dopo uno stop di circa 5’ si riparte, e al 24’ sblocca Raspadori su punizione. L’attaccante si parla con McTominay prima di calciare e via allo schema: lo scozzese corre ad aggiungersi alla barriera, Raspadori lo mette nel mirino e colpisce. McTominay si abbassa e Falcone viene infilato sul suo palo. Il Lecce reagisce di rabbia, prova a prendersi il campo e sfiora il pari con Gaspar ma il suo colpo di testa sbatte sulla traversa. Sul finale del primo tempo Raspadori ha la palla della doppietta ma strozza troppo il mancino e spedisce fuori di poco. 

Poli opposti - Giampaolo prova a sfruttare il momento positivo con gli ingressi di Morente ed Helgason, Conte deve rinunciare a Lobotka ko che lascia spazio a Gilmour. Il Napoli raddoppia con un colpo di testa di Olivera ma la precedente carica di McTominay su Falcone rende il gol irregolare. A sfiorare la rete buona è il Lecce proprio con il subentrato Helgason che calcia forte e con deviazione impegna Meret. È l’islandese l’uomo in più dei giallorossi: la squadra di Giampaolo è viva, fiuta l’odore della paura e ancora Helgason rischia di sorprendere il portiere azzurro da fermo mandando una punizione a millimetri dal palo. Diventa un assedio. Si gioca solo nella metà campo del Napoli e la spinta dei 28.000 del Via del Mare “rischia” di diventare un fattore. Conte prova e riesce a ristabilire un po’ di ordine inserendo Billing per Raspadori, il Lecce continua a spingere ma aumenta la stanchezza. Fattore che fa il gioco del Napoli: dopo 6’ di recupero finisce così. Gli azzurri volano sempre più al comando del campionato, il Lecce resta impantanato nella lotta per non retrocedere. (gazzetta.it)


Classifica
P.
G.
V.
N.
P.
F.
S.
Gol
Assist
1
NAPOLI

77

35
23
8
4
55
25
Lukaku (12) Neres (6 + 1a.)
2
INTER

74

35
22
8
5
73
33
Kvaratskhelia (5) Lukaku (11)
3
ATALANTA

68

35
20
8
7
71
31
Di Lorenzo (3) Kvaratskhelia (3)
4
JUVENTUS

63

35
16
15
4
52
32
McTominay (11) Spinazzola (1)
5
ROMA

63

35
18
9
8
50
31
Anguissa (6) Olivera (1r.)
6
LAZIO

63

35
18
9
8
58
45
Simeone (1) Politano (3+1r.)
7
BOLOGNA

62

35
16
14
5
53
38
Buongiorno (1) Anguissa (5 + 1r.)
8
FIORENTINA

59

35
17
8
10
53
35
Politano (3) Olivera (2)
9
MILAN

57

35
16
9
10
55
39
Neres (2) Rrahmani (1)
10
COMO

45

35
12
9
14
45
48
Rrahmani (1) Di Lorenzo (2)
11
TORINO

44

35
10
14
11
39
40
Raspadori (5) McTominay (2+1r.)
12
UDINESE

44

35
12
8
15
37
48
Spinazzola (1) Simeone (1)
13
GENOA

39

35
9
12
14
30
43
Billing (1) Lobotka (2)
14
CAGLIARI

33

35
8
9
18
35

50

Autogol (2) Jesus (1)
15
PARMA

32

35
6
14
15
40
54
  Raspadori (2)
16
H. VERONA

32

35
9
5
21
30
63
  Gilmour (1)
18
LECCE

27

35
6
9
20
24
57
   
17
VENEZIA

26

35
4
14
17
28
49
   
19
EMPOLI
25
35
4
13
18
27
55
   
20
MONZA

15

35
2
9
24
25
63
   

Campionato 2024-25
36^ Giornata