Trieste, 24 febbraio 2007
Carattere, fantasia e cinismo. Sono le armi del nuovo Napoli che
non si ferma: primo posto provvisorio riagganciato, ma soprattutto
un gioco ritrovato, grazie al suo uomo più talentuoso,
il migliore in campo, Roberto De Zerbi. È grazie
a lui che la squadra azzurra riesce ad avere ragione di una Triestina
messa bene in campo dallex Agostinelli, che si era pure
portata in vantaggio, ma che è costretta a crollare sotto
i colpi del fantasista e di Cannavaro e Bucchi.
Lo stadio Nereo Rocco è aperto solo agli abbonati, e qui
il Napoli non ha ricordi bellissimi: lultima vittoria
partenopea in casa della Triestina è datata addirittura
1964. Reja dopo la pretattica della vigilia sceglie Bucchi per far coppia con De Zerbi. Domizzi nuovamente
nei tre centrali difensivi, e il trio Dalla Bona-Gatti-Bogliacino a centrocampo. In panchina il capocannoniere del Napoli, Calaiò,
reduce dalla squalifica, e luomo che tante situazioni ha
risolto, Sosa. Agostinelli sceglie il collaudato 4-4-2
con Pivotto e non Peana a destra in difesa e Rossetti e non Testini
a sinistra a centrocampo. Eliakwu e Della Rocca in avanti.
Primo tempo bello e combattuto, con unottima Triestina che
parte benissimo e un Napoli che domina la seconda parte della
prima frazione. Dopo un inizio equilibrato e un paio di buone
azioni per parte, la Triestina passa meritatamente con una bella
ripartenza in velocità. La difesa del Napoli che tante
volte si è fatta apprezzare, contro i veloci attaccanti
triestini va spesso in difficoltà. Al 9 Eliakwu fa
tutto benissimo, lascia sul posto i difensori napoletani, attira
su di sé a destra Gianello, e serve di piatto Silva
Ceron, che ha la porta vuota davanti e non può sbagliare.
Il Napoli accusa il colpo, e la Triestina prova ad approfittarne
con trame veloci e organizzate. La squadra di Reja è
pericolosa e molto - solo sulle palle da fermo, con Rossi
che si salva due volte per un pelo su Domi |