Fase Campionato - 1* giornata
Finale
1.tempo

Marcatori

18 set. 2025
Manchester City - NAPOLI
2 - 0
0 - 0
11' st Haaland, 20' st Doku.
MANCHESTER CITY: (4-1-4-1): Donnarumma; Khusanov, Dias, Gvardiol (35' st AkE'), O'Reilly; Rodri (15' st Nico); Silva, Reijnders (35' st Lewis), Foden, Doku (24' st Savinho); Haaland (35' st Bobb). In panchina: Trafford, Bettinelli, Nunes, Mukasa, Mfuni. Allenatore: Guardiola.
NAPOLI: (4-1-4-1): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Beukema, Buongiorno, Spinazzola; Lobotka (26' st Gilmour); Politano (10' st Juan Jesus), Anguissa (26' st Elmas), De Bruyne (26' pt Olivera), McTominay; Hojlund (26' st Neres). In panchina: Meret, Ferrante, Gutierrez, Vergara, Lucca, Ambrosino, Lang. Allenatore: Conte.
Ammoniti: Politano
Espulsi: Di Lorenzo, al 21' pt, per aver interrotto fallosamente un'azione pericolosa degli avversari.
Angoli: 9 a 2
Recupero: 4' p.t. e 2' s.t.
Note: Serata serena; terreno di gioco in ottime condizioni.
Arbitro: Zwayer (Ger)

Manchester, 18 settembre 2025, h. 21,00

Haaland e Doku abbattono il muro del Napoli, in 10 contro 11 per più di un'ora: 2-0 City. L'espulsione di Di Lorenzo dopo 19 minuti condanna la squadra di Conte: all'Etihad a passare è Guardiola con il gol del solito bomber norvegese e il raddoppio del belga.

Respinti. Il Napoli va a fondo a Manchester, con la giustificazione di aver giocato in 10 contro 11 dal 21’ per l’espulsione del capitano Di Lorenzo ma poi mandato a picco nella ripresa dal talento del City, col 2-0 firmato da Erling Haaland (gol numero 50 alla 49ª partita di Champions in carriera, un record) e da Jérémy Doku, che chiude il match dopo 65’. Impossibile sapere come sarebbe finita in parità numerica, impossibile capire come sarebbe cambiata la partita se dopo il rosso Antonio Conte non avesse scelto di togliere Kevin De Bruyne, il migliore del Napoli fin lì, per riequilibrare la squadra al 26’. Il Napoli si è messo dietro a difendere, ma nella ripresa il muro non ha retto ed è arrivata la prima sconfitta stagionale. Il City di Guardiola invece continua a crescere: dopo la sosta fanno due vittorie di fila, 5 gol totali e nessuno concesso. Domenica in Premier c’è la trasferta in casa dell’Arsenal, perfetta per testare il vero livello della squadra di Guardiola.

La partita - L’espulsione cambia tutto. È il 21’ quando l’arbitro va al monitor per rivedere un fallo di Di Lorenzo su Haaland che inizialmente aveva ignorato e si convince che il capitano del Napoli ha negato al norvegese una chiara occasione da gol. Conte sceglie di togliere De Bruyne rovinando la festa per il suo ritorno, sceglie di difendere e di lasciare il gioco al City, che se lo prende così tanto che servono i miracoli (al plurale) di Milinkovic-Savic per mandare il Napoli al riposo sullo 0-0. Dopo 10’ di ripresa, il tecnico azzurro aggiunge Juan Jesus e passa alla difesa a tre, ma subito dopo va sotto, con Foden che inventa una scucchiaiata che Haaland di testa trasforma nel vantaggio. La squadra si spegne, il City raddoppia al 65’ con una magia di Doku. E la prima in Champions del Napoli di Conte, di fatto, finisce lì.

Indicazioni - Conte alla vigilia aveva parlato di lezione da imparare dai maestri e l’ha imparata: in Champions non puoi concedere niente, soprattutto un’espulsione dopo 20’ che stravolge completamente i piani. Complice l’inferiorità numerica, quando il City è salito di livello il Napoli non gli è andato dietro. E poi ha mollato. I campioni d’Italia avranno altre occasioni per dimostrare di essere al livello delle grandi d’Europa. A Guardiola resta una vittoria agevolata dai 70’ in superiorità numerica, ma le indicazioni per lui sono positive: Haaland continua a segnare, Phil Foden ha cambiato la partita quando nella ripresa si è spostato alle spalle del norvegese (l’assist per l’1-0 è suo, una perla), Rodri cresce e Gigio Donnarumma, che ha dovuto fare una sola parata, è una sicurezza. Il City in questo momento deve capire il suo livello attuale e il suo potenziale: le ultime due partite dicono che può tornare ad essere altissimo.